CHINETOSI
Chinetosi è il termine generale con il quale si indicano tutta
una serie di disturbi associati al movimento ed ai viaggi: mal di mare,
mal d'auto, mal di treno, mal d'aria.
La forma più diffusa è il mal di mare, che risparmia
pochissime persone (anche se le donne sembrano più sensibili ed
i lattanti, per contro, refrattari) ed al quale non sfuggono talora,
quando il mare è tempestoso, neppure coloro che per professione
o per diletto hanno una lunga consuetudine con la navigazione.
Si tratta di una sindrome da disadattamento spaziale (come la
vertigine) in cui, pur nella complessità e nell'incertezza dei
fattori patogeni primari, l'ipertonia vagale gioca un ruolo
determinante.
Le chinetosi si manifestano con stato di malessere, ansietà,
pallore, nausea, vomito recidivante e talora irrefrenabile,
bradicardia, più spesso ipotensione ma talora anche
ipertensione, segni di squilibrio neurovegetativo da prevalenza del
tono vagale su quello simpatico. Possono essere presenti anche sintomi
cosidetti "equivalenti" delle chinetosi (specie nel mal di mare) quali
diarrea, cefalea, poliuria, ipersonnia.
Nelle donne può verificarsi talora una mestruazione anticipata e
persino l'aborto nelle gravide. Complicazioni possono insorgere nei
cardiopatici.
A volte, se le condizioni di viaggio (soprattutto per mare, ma anche in
auto o in aereoplano) sono tali da provocare timore per la prorpia
incolumità, la paura può agire da fattore di soppressione
della sintomatologia. Disturbi in tutto o in parte simili a quelli dei
mali da viaggio possono essere osservati in soggetti neurolabili,
particolarmente predisposti, anche in ascensore, sulle giostre del luna
park, sull'altalena e in altre analoghe condizioni di movimento.
Precauzioni anti-chinetosiche negli adulti
In mare conviene cercare i punti più "stabili" della nave
(quelli cioè più vicini al baricentro), evitare di
irrigidirsi facendo corpo unico con la nave ma al contrario rilassarsi
come nel sonno, magari distraendosi all'aria aperta con il colletto
slacciato e senza guardare la linea dell'orizzonte.
E' raccomandabile mangiare poco e spesso e bere a piccoli sorsi bevande
fredde moderatamente alcoliche, così come fare periodicamente
(ogni mezz'ora in media) una serie di profonde inspirazioni (una
ventina). Può essere utile, se è disponibile, lasciar
sciogliere in bocca piccoli cubetti di ghiaccio. Alcuni soggetti
traggono vantaggio portando una fascia che eserciti una certa pressione
sull'addome. E' opportuno inoltre evitare di guardare gli altri
passeggeri in preda a disturbi chinetosici e distrarsi leggendo o
seguendo la rotta sulla carta geografica.
In auto chi soffre di chinetosi siederà preferibilmente sui
sedili anteriori e cercherà di guardare il paesaggio circostante
piuttosto che parti dell'abitacolo (la cui apparente immobilità,
per contrasto, accentuerebbe la sensazione del proprio movimento
e della propria instabilità).
E' importante evitare che l'auto sia troppo affollata di persone e di
oggetti, per far si che il senso di "costrizione", di "claustrofobia" e
di "sovraccarico" non contribuisca a scatenare i disturbi cinetosici.
Precauzioni anti-chinetosiche nei bambini
Sembra utile, nel caso di chinetosi dovute al mal d'auto e che
intervengano su bambini, far inginocchiare il piccolo viaggiatore sul
sedile posteriore girato in senso contrario a quello di marcia.
Assolutamente sconsigliato l'uso di bevande gassate, può essere
utile (oltre che piacevole per il bambino) consigliare di mangiare i
ben noti ghiaccioli (non il classico gelato). Sempre nelle chinetosi
del piccolo viaggiatore possono intervenire fenomeni legati ad una
esagerata costrizione: non sono rari gli episodi in cui il bambino
è rimproverato perchè si muove, danneggia la tappezzeria,
disturba il guidatore: tutto ciò finisce per creare condizioni
di disadattamento e conflittualità nei confronti del mezzo di
trasporto: a questo il bambino reagisce con il rifiuto, esasperando la
stimolazione del movimento e favorendo le chinetosi. Se, al contrario,
egli si sente parte attiva e se familiarizza con l'auto (o
psicologicamente se ne appropria), allora sarà distratto dalla
stimolazione labirintica inevitabile e supererà il problema
delle chinetosi. E' noto che in auto sono le curve a creare i maggiori
problemi: bene, spesso è sufficiente che il bambino sommi
le curve a destra e quelle a sinistra (oppure che conti tutte le auto
di un certo tipo che si incontreranno durante il viaggio) per distrarre
la sua attenzione del problema del movimento. Naturalmente il
microclima all'interno della vettura dovrà essere il più
confortevole: in particolare la temperatura dovrà essere
mantenuta, d'estate, al livello più basso possibile, con un
ricambio d'aria continuo.
Consigli pratici per tutti
La prima precauzione per chi affronta un viaggio è quella di
avere stomaco, intestino e fegato in buona efficenza. Il secondo passo
verso la prevenzione è quello di essere convinti che, usando le
opportune precauzioni, non si soffra. E' importantissimo e riguarda il
50% di componente psicologica che innesca il malessere. Tuttavia,
siccome alla chinetosi esiste una predisposizione più o meno
rilevante, chi sà di correre qualche rischio deve eliminare o
limitare l'uso di certi alimenti quali gli alcolici, il caffé,
il latte, il burro, il vino le spezie e tutto quello che a questi tipi
di alimenti si collega. Nel caso di viaggi in mare è da tener
presente che a bordo l'alimentazione deve essere regolare, nutriente e
semplice. E se di grande rilievo è la scelta del vitto,
altrettanto importanti in mare sono il freddo, l'umidità e la
fatica. Ecco allora il ruolo della temperatura fra una giornata
assolata, calda e senza vento e la notte sempre umida e spesso fredda.
Quando la chinetosi è in atto, ogni rimedio somministrato per
bocca è inutile. La patata bollita o il riso bollito serviranno
ad avvivare il processo distensivo una volta superata la crisi acuta.
La penombra nell'ambiente favorirà la ripresa. Allo stesso modo
è opportuno segnalare che tutti i farmaci antichinetosici
determinano un'azione sinergica con gli ansiolitici, potenziando
l'indesiderato effetto