A I D S
Impariamo a conoscerlo
- HIV: virus che attacca e riduce le difese dell'organismo umano ed
è causa dell'AIDS.
- SIEROPOSITIVO: persona infettata dall'HIV. Può trasmettere
ad altri l'infezione ed ammalarsi di AIDS.
- AIDS: Sindrome da Immunodeficienza Acquisita, malattia causata dal
virus HIV. Può manifestarsi nei soggetti sieropositivi anche
dopo molto tempo dal contagio (7-10 anni) ed è una
malattia molto grave.
- TEST DI SIEROPOSITIVITA': semplice analisi del sangue che
consente di svelare se una persona ha contratto l'infezione da HIV,
quando siano trascorsi sei mesi dal contagio.
Come ci si può contagiare
L'HIV si trasmette soltanto con il sangue, lo sperma e le
secrezioni genitali femminili. Tutti i soggetti infetti, siano essi
sieropositivi senza sintomi o malati, possono trasmettere l'infezione.
- Contagio attraverso il sangue
Il virus si può trasmettere se il sangue di un individuo
infetto, entra in quantità sufficiente, nel sangue di un altra
persona (per esempio, quando un tossicodipendente usa la stessa siringa
di un altro tossicodipendente siero-positivo). Inoltre va considerata
la possibilità di una trasmissione attraverso le trasfusioni
effettuate prima del 1986. Infatti, il controllo del sangue da
trasfondere è iniziato nel corso dell'anno 1985, quando è
diventato disponibile il test per cercare l'infezione.
- Contagio attraverso i rapporti sessuali:
Il virus si può trasmettere durante un rapporto sessuale (anale,
vaginale, ma anche oro-genitale) con un partner infetto sia di sesso
diverso (contagio eterosessuale) che dello stesso sesso (contagio
omosessuale). Negli ultimi anni sempre più frequentemente i casi
di AIDS vengono osservati in persone che si erano contagiate attraverso
rapporti sessuali con l'altro sesso (rapporti eterosessuali).
- Contagio da madre infetta al figlio
durante la gravidanza:
Una madre infetta che decida di avere un bambino ha circa il 20% di
probabilità di trasmettergli l'infezione durante la gravidanza.
I bambini contagiati, hanno a loro volta, una elevata
probabilità di sviluppare l'AIDS entro i primissimi anni di
vita.
Non comporta alcun rischio:
- Il normale contatto con altre persone, per cui una persona
sieropositiva può tranquillamente continuare a convivere con gli
altri: abbracci, baci, carezze, non possono in alcun modo rappresentare
un rischio, così come l'uso in comune di bicchieri, stoviglie o
servizi igienici. L'infezione da HIV non si trasmette attraverso tosse,
starnuti, lacrime, sudore, urine e feci. Inoltre è escluso il
contagio nei seguenti casi:
- donare il sangue
- la puntura d'insetti
- la somministrazione di vaccini o immunoglobuline.
Non vanno invece usati in comune gli oggetti che tagliano o pungono:
rasoi, forbici, spazzolini da denti, spazzole con denti metallici.
Il test
- Quando sottoporsi al test
E' opportuno che chiunque pensi di essere stato esposto ad un possibile
contagio nel corso degli ultimi 10 anni (ad esempio chi ha avuto
rapporti sessuali con partner occasionali, chi ha fatto uso di droghe
con siringhe, chi è stato affetto da malattie veneree) si
sottoponga al test.
- Come e dove ci si può
sottoporre al test
E' innanzitutto consigliabile rivolgersi al proprio medico, sia per
discutere con lui l'opportunità di sottoporsi al test, sia per
interpretarne i risultati. Il test può essere effettuato con un
semplice prelievo di sangue, gratuitamente, negli ospedali, nelle
cliniche universitarie o in altri centri specializzati. Il test viene
eseguito in modo assolutamente riservato: per legge, il risultato
dell'esame può essere comunicato esclusivamente alla persona che
si è sottoposta al test (Legge 135/90). La legge inoltre tutela
chiunque risultasse sieropositivo da eventuali discriminazioni di
carattere sociale, sanitario, lavorativo o di qualunque altro genere.
- Significato del test
Se il test è NEGATIVO: un risultato negativo non vuol dire che
si sia resistenti all'infezione e che non ci si possa contagiare
successivamente. Se il test è POSITIVO: si è contratta
l'infezione e la si può trasmettere ad altri ed è
opportuno affidarsi alle cure dei medici che operano presso centri
specializzati. Le cure fornite per l'infezione da HIV, sono del tutto
gratuite.
- Perché è utile
sottoporsi al test:
Spesso la persona con infezione da HIV sta bene e conduce una vita
normale e, per tale motivo, non è indotta a rivolgersi ad un
medico ed a sottoporsi al test. In altri casi, decide di non eseguire
l'esame per la paura di un risultato positivo e per l'errata convinzione
di non poter essere comunque curata. L' AIDS, invece, è una
malattia che si può curare. Numerosi studi hanno dimostrato che
l'uso dei farmaci attualmente a disposizione consente di diminuire il
rischio di malattia per i sieropositivi, specie se la cura viene
iniziata prima che si manifestano i sintomi. Inoltre è possibile
curare gran parte delle manifestazioni dell'infezione, allungare la
sopravvivenza dei malati di AIDS e migliorarne la qualità della
vita. Non esiste ancora una cura in grado di guarire definitivamente
l'infezione. Tuttavia si stanno sperimentando numerose sostanze ed
è logico pensare che farmaci sempre più efficaci verranno
individuati nei prossimi anni.
Sapere se si è sieropositivi non è utile solo a se
stessi. E' importante anche per evitare di trasmettere l'infezione ad
altre persone, come ad esempio il proprio partner. Per le donne,
inoltre esiste il grave problema di una possibile trasmissione del
virus al proprio figlio durante la gravidanza. Conoscendo quindi il loro
stato di infezione, potrebbero evitare di procreare bambini infetti.
Vincere la lotta contro l'AIDS dipende da tutti noi e contribuire a
fermarlo è un dovere di tutti.
Come si può evitare il contagio
Il primo modo di combattere l'AIDS è evitare comportamenti che
possano esporre al rischio di contagio se stessi e gli altri:
- non usare droghe.
- adottare precauzioni nei rapporti sessuali. Una relazione stabile
e reciprocamente fedele con un partner non infettato da HIV esclude
ogni rischio di contagio.
E' opportuno in ogni caso:
- conoscere bene il proprio partner
- limitare il numero di partner
- evitare gli incontri occasionali e comunque nel dubbio fare
sempre uso del preservativo.
- evitare i rapporti anali o comunque traumatizzanti che
favoriscono la trasmissione del virus.
Aiutare ed essere aiutati
Isolare? Di tutti è il provvedimento più inutile. Non
esiste alun pericolo reale nella normale vita di relazione con una
persona infetta. Le comuni precauzioni igieniche sono sufficienti ad
evitare il contagio in ambiente familiare, lavorativo, scolastico,
ricreativo. Ma isolare è soprattutto dannoso. E' importante che
le persone colpite non si sentano emarginate e che alle sofferenze
prodotte dalla malattia non si aggiunga il dolore dell'isolamento. Per
paura di dover subire conseguenze sociali negative, le persone con
comportamento a rischio o già infette, potrebbero scegliere di
non rivolgersi al medico, facendo cosi la scelta più dannosa di
non curarsi. La conoscenza e la prevenzione, la responsabilità e
la solidarietà, sono le armi più potenti che abbiamo
nelle nostre mani. SE negli ultimi 10 anni hai avuto rapporti sessuali
con partner occasionali ed a rischio. SE hai fatto uso di droga per via
venosa. SE hai ricevuto trasfusioni di sangue o di emoderivati prima
del 1986 (il recente scandalo della cosiddetta "mala sanità"
suggerisce di spostare questo limite al 1990). SE hai dei dubbi:
PARLANE CON IL TUO MEDICO !